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    Chiesa di San Remigio

  • Quella di San Remigio è la Chiesa parrocchiale ormai dalla fine del 1500, posta nel centro del paese in Largo Piano dei Santi, si mostra ai visitatori con una facciata austera e un interno a tre navate ricco di opere di prestigio. Le origini sono molto antiche ed inizialmente era posta fuori dall’antico incastellamento, ma divenne parrocchia nel 1592 sostituendosi all’ormai piccola chiesa dell’Annunziata, invece all’interno della cinta muraria.

    La struttura iniziale ha subito diverse modifiche, tra gli ultimi quelli a seguito del terremoto del 1933 e dopo la seconda guerra mondiale. Gli interni, fortemente barocchi, si caratterizza per i grandi mosaici sulle tre absidi che riproducono capolavori di arte bizantina e medioevale, oltre ad una vivace decorazione sugli stucchi.

    L’attaccamento a questo luogo da parte degli abitanti di Fara San Martino è data anche dalla presenza, sulla navata laterale sinistra, della pala d'altare dedicata al santo patrono Sant'Antonio di Padova, che si festeggia dal 23 al 25 agosto, in cui è riportata un'antichissima immagine dello stemma di Fara.

    Come uno scrigno di tesori, la Chiesa di San Remigio può vantare il tocco del pittore Antonio D'Errico noto a tutti col nome di Tanzio da Varallo, allievo del Caravaggio. La navata laterale destra, infatti, ospita la pala della Circoncisione, un'opera olio su tela datata tra il 1612 e il 1614: fondo oscuro, sotto una tenda ed una lampada con personaggi assorti che nasconde, oltre alla Circoncisione di Gesù, la purificazione della Vergine e la presentazione di Gesù al tempio.

    Tra gli altri dipinti la Pietà con San Pietro e San Martino, nella cappella di Sant'Antonio la tela del santo con le scene dei miracoli elargiti e un dipinto su tavola raffigurante l'Adorazione dei Magi, oltre a diversi oggetti sacri tra cui risalta una statuetta in argento di San Martino Vescovo.

    Insomma… un luogo di culto dal grande fascino…